sabato 30 aprile 2011

La bianca Sucre-Chuquisaca.

Per Pasqua io e Lucia, la mia compagna di avventura, abbiamo deciso di andare a visitare Sucre, la capitale della Bolivia. Armate di zaino e coperta di lana alle 18 di un caldo giovedì siamo salite sull'autobus che dopo 12 ore di viaggio ci avrebbe fatte "sbarcare" in terra suregna. (La coperta di lana è stata necessaria durante la notte in cui siamo passati per Potosì, a quasi 4.000 metri di altezza....un gran freddo!!). Il viaggio è iniziato con un grande spavento: una anziana cholita un bel po' in carne si è seduta nei posti che dal biglietto risultavano nostri, sostenendo che quello era anche il suo di posto! Ma dopo un po' di discussioni e l'intervento dell'addetta all'emissione dei biglietti l'inghippo è stato svelato... la signora aveva sbagliato autobus! Fiuuuuu!
Ebbene, le nostre intrepide eroine si sono lasciate Tarija alle spalle ed hanno affrontato le 12 ore in autobus più sobbalzanti della loro vita. Per non parlare di tutta la terra respirata durante il viaggio, dato che una volta usciti dalla città la strada è stata tutta sterrata ed i finestrini non si chiudevano bene! Ma siamo sopravvissute e alle 7 del mattino del Venerdì Santo siamo scese dall'autobus con le gambe indolenzite, tutte impolverate ma felici. Recuperati i bagagli, più impolverati di noi, ci siamo dirette all'ostello Charcas. Dopo una doccia ristoratrice le intrepide avventuriere si sono lanciate alla scoperta della città, tra parchi ombreggiati, edifici bianchi, campanili con viste mozzafiato e brulicanti mercati artigianali. Sucre è detta la perla della Bolivia, e abbiamo capito perchè!
Con il suo stile coloniale è veramente incantevole. Abbiamo visitato anche la Casa de la Libertad, dove nel lontano '800 è stata firmata l'indipendenza bolviana, conquistata con la perdita di tante vite umane.
Devo dire che se decidessi di restare a vivere in Bolivia vorrei proprio vivere a Sucre!

La scoperta culinaria di questo viaggio è stata il sonso (che significa anche stupido...!): la radice di yucca infilata su di un bastoncino e cotta con formaggio fuso. Una delizia!

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